Dichiarazione 9 - Per un’Europa da Lisbona a Vladivostok

24 mar 2023 · 6 min. 53 sec.
Dichiarazione 9 - Per un’Europa da Lisbona a Vladivostok
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Per lo sviluppo di una diversa politica estera italiana ed europea, crediamo sia necessario che l’ordine internazionale percorra definitivamente la strada di un mondo multipolare, uscendo dall’unipolarismo USA contrapposto, di...

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Per lo sviluppo di una diversa politica estera italiana ed europea, crediamo sia necessario che l’ordine internazionale percorra definitivamente la strada di un mondo multipolare, uscendo dall’unipolarismo USA contrapposto, di volta in volta, a un grande nemico (un tempo l’URSS, oggi la Cina), con l’Europa relegata a giocare il ruolo di mero soggetto gregario agli ordini del padrone americano.
In quest’ottica, crediamo che l’insieme delle nazioni europee possa giocare un grande ruolo, qualora riallineasse i propri interessi con quelli della Russia.
Evitare atteggiamenti ostili verso la Russia ed evitare di spingere la Russia verso la Cina dovrebbe essere interesse prioritario di qualunque diplomazia europea.
La creazione di un blocco geopolitico euro-russo rappresenterebbe la creazione di un terzo polo, alternativo tanto a quello atlantico anglo-americano e della cosiddetta ‘anglosfera’, quanto a quello cinese.
Per fare questo, è necessaria una progressiva e non conflittuale rottamazione della NATO, alleanza ormai vecchia e logora, rispetto a cui i presupposti di contenimento della minaccia dell’URSS sono completamente venuti meno, e sia riformulata un’alleanza continentale a livello europeo che includa la Russia.
Tale sistema di alleanze renderebbe superfluo il progetto di costituzione di un Esercito Comune Europeo, prospettiva dietro alla quale si nasconde solamente l’ulteriore tentativo di dissoluzione delle sovranità nazionali del vecchio continente.
Per favorire inoltre l’integrazione del blocco euro-russo, si dovrebbero avviare trattative per l’ingresso della Russia nel mercato unico europeo e procedere all’abolizione di tutte le sanzioni a cui essa è attualmente sottoposta.
L’integrazione delle vaste risorse naturali russe con le capacità industriali e tecnologiche europee sarebbero infatti il presupposto per la costituzione di un blocco geopolitico votato a giocare un ruolo mondiale di primo livello.
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Autore 2Dipicche.news
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