Castell'Arquato nel segno del vino Gutturnio (Emilia Romagna)
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Descrizione
Veleja Romana fu fiorente municipio, con foro, basilica, terme, alle falde del Pre Appennino piacentino, poi, a una ventina di chilometri sorgeva il castrum militare che oggi è Castell’Arquato. Come...
mostra di piùCome tanti vini dello Stivale, anche il Gutturnio vanta origini nobili e lontane nel tempo; pare infatti che a codificarne la produzione, in epoca Romana, sia stato Lucio Calpurnio Pisone, politico di spicco del 100 a.C.
Prima questore, poi edile, quindi console, era nientemeno che il suocero di Giulio Cesare: la figlia, Calpurnia, divenne la terza ed ultima moglie dell’Imperatore.
La madre, invece, era piacentina, ed a questo particolare si fa ricondurre la storia del Gutturnio a Lucio Calpurnio Pisone, la cui passione per il vino, del resto, fu ampiamente ridicolizzata da Cicerone nel suo “In Pisonem”, discorso in cui l’oratore si scagliò contro le scelte politiche di Pisone che, per tutta risposta, ne decise l’esilio, nel 54 a.C.
In epoca più recente, il nome Gutturnio torna solamente nel 1938, su proposta dell’enologo Mario Prati, ispirato dal ritrovamento, avvenuto qualche decennio prima (nel 1878) di una grande coppa d’argento, il “gutturnium”, sulle sponde piacentine del Po.
L’anno successivo, nel 1939, il nome Gutturnio, finalmente, finisce per la prima volta sull’etichetta di una bottiglia di vino.
Castell'Arquato: https://maps.app.goo.gl/zkzd3a1NQMsuenKZA
Informazioni
Autore | Giuseppe Cocco |
Organizzazione | Giuseppe Cocco |
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