Cardiomiopatia ipertrofica felina
29 nov 2022 ·
1 min. 10 sec.
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Descrizione
La cardiomiopatia ipertrofica felina è la patologia cardiaca più frequente nel gatto, che causa un ispessimento del miocardio ventricolare sinistro, in assenza di altre cause cardiovascolari o sistemiche. Esistono razze...
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La cardiomiopatia ipertrofica felina è la patologia cardiaca più frequente nel gatto, che causa un ispessimento del miocardio ventricolare sinistro, in assenza di altre cause cardiovascolari o sistemiche.
Esistono razze maggiormente predisposte allo sviluppo della cardiomiopatia ipertrofica come le razze Maine Coon e Ragdoll, ma è possibile riscontrarla anche in molte altre razze feline come Sphinx, Norvegese delle foreste, British Shorthair, Himalayano, Cornish Rex, Persiano, Bengala.
È bene specificare che possono essere affetti da cardiomiopatia ipertrofica felina anche gatti comuni europei.
La malattia può decorrere in maniera completamente asintomatica, quindi l’animale può non avere nessun sintomo fino alla comparsa di insufficienza cardiaca congestizia o di tromboembolismo arterioso.
La prognosi della cardiomiopatia ipertrofica è molto variabile in funzione della fase in cui viene diagnosticata la patologia e dell’entità dell’ipertrofia stessa, oltre che del quadro clinico nel complesso.
Il gatto asintomatico ha solitamente una prognosi favorevole, con lunghi tempi di sopravvivenza, mentre questi sono ridotti nel caso di scompenso cardiaco o tromboembolismo.
L’obiettivo della terapia è quello di prevenire lo scompenso cardiaco, i fenomeni tromboembolici e la morte improvvisa.
Per i gatti di razza Maine Coon o Ragdoll esiste un test genetico, tuttavia non è sufficiente il solo esito negativo come test di screening.
Individuare la patologia in fase precoce è una delle chiavi del successo per il benessere e la prognosi del nostro gatto.
https://saluteanimale.net ---
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Esistono razze maggiormente predisposte allo sviluppo della cardiomiopatia ipertrofica come le razze Maine Coon e Ragdoll, ma è possibile riscontrarla anche in molte altre razze feline come Sphinx, Norvegese delle foreste, British Shorthair, Himalayano, Cornish Rex, Persiano, Bengala.
È bene specificare che possono essere affetti da cardiomiopatia ipertrofica felina anche gatti comuni europei.
La malattia può decorrere in maniera completamente asintomatica, quindi l’animale può non avere nessun sintomo fino alla comparsa di insufficienza cardiaca congestizia o di tromboembolismo arterioso.
La prognosi della cardiomiopatia ipertrofica è molto variabile in funzione della fase in cui viene diagnosticata la patologia e dell’entità dell’ipertrofia stessa, oltre che del quadro clinico nel complesso.
Il gatto asintomatico ha solitamente una prognosi favorevole, con lunghi tempi di sopravvivenza, mentre questi sono ridotti nel caso di scompenso cardiaco o tromboembolismo.
L’obiettivo della terapia è quello di prevenire lo scompenso cardiaco, i fenomeni tromboembolici e la morte improvvisa.
Per i gatti di razza Maine Coon o Ragdoll esiste un test genetico, tuttavia non è sufficiente il solo esito negativo come test di screening.
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