Canale dAgordo

23 mag 2024 · 9 min. 24 sec.
Canale dAgordo
Descrizione

Canale d'Agordo si trova lungo la Val del Biois, all’imbocco della pittoresca Val di Gares, circondato dalle Pale di San Martino, dal gruppo del Focobon e dalle Cime d'Auta. Fino...

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Canale d'Agordo si trova lungo la Val del Biois, all’imbocco della pittoresca Val di Gares, circondato dalle Pale di San Martino, dal gruppo del Focobon e dalle Cime d'Auta. Fino al 1963 si chiamava Forno di Canale in ricordo dell’antica attività di fusione dei metalli estratti nelle miniere della vicina Val di Gares e dalla miniera di Sàis, a partire dal 1300. I minerali di bornite e calcopirite qui estratti erano destinati alla lavorazione negli enormi altoforni della zona per la produzione di rame. I forni fusori di Canale d’Agordo rimasero in funzione almeno dal 1394 al 1592, con attività minore protrattasi fino al 1748. Oggi Canale d’Agordo, a 976 m di altezza, è conosciuto per la tradizione della lavorazione dei minerali estratti proprio dalle miniere della Val di Gares e per un notevole patrimonio artistico che conta opere degli scultori Brustolon e Besarel. Canale d’Agordo, già paese natale del celebre poeta Valerio Da Pos (1740-1822), del paesaggista Giuseppe Xais (1709-1781), dello scultore Amedeo Da Pos discepolo del Besarel (1870-1966) e del pittore Giuliano De Rocco (1934-2023), divenne famoso non solo nel ristretto ambito delle Dolomiti, ma nel mondo intero il 26 agosto 1978; in quella data, infatti, il Cardinale Albino Luciani (1912-1978), Patriarca di Venezia, di Canale d’Agordo, fu eletto al Soglio di Pietro con il nome di Papa Giovanni Paolo I, poi definito dai media “Il Papa del Sorriso”. Da visitare è la chiesa arcipretale dedicata a San Giovanni Battista, nella quale si celebrarono il battesimo, i sacramenti e la prima messa di Albino Luciani. Già documentata nel 1361, la chiesa conserva opere lignee del Brustolon, del Frigimelica, del Rovisi, di Amedeo Da Pos, Dante Moro, Riccardo Cenedese; il medaglione della facciata principale è opera del Besarèl, mentre all’interno si trova l’organo realizzato dal Callido. A fianco della chiesa il recente Museo Albino Luciani, multimediale e adatto anche ai ragazzi, racconta la vita del Beato Giovanni Paolo I insieme alla Casa natale, completamente restaurata e aperta al pubblico a circa 300 mt dalla Piazza del paese. Un’altra struttura dall’elevato profilo architettonico, storico e culturale è la Casa delle Regole, in piazzetta Tancon. Si tratta di un edificio preposto anticamente all’amministrazione della comunità (la Regola appunto), edificato nel 1640. Esternamente, la Casa delle Regole è affrescata con splendide opere a tema agiografico. Accanto alla Casa delle Regole, sorge il Giardino della Memoria, un percorso monumentale nato dall’iniziativa privata di Giovanni Fontanive e dedicato ai Caduti e Dispersi della Campagna di Russia durante la Seconda Guerra Mondiale. Poco lontano, si trova la vecchia Latteria Cooperativa di Forno di Canale, ovvero il primo esempio di latteria cooperativa in Italia. Essa fu voluta e promossa nel 1872 dal famoso sacerdote di Frassenè Agordino il Cavalier Don Antonio della Lucia, arciprete di Canale d'Agordo dal 1860 al 1898, il quale ebbe l’intuizione di riunire le forze degli agricoltori e produttori caseari locali in una società che ottimizzasse la produzione e migliorasse le condizioni di vita del paese; l’esempio di Canale d’Agordo sarà poi seguito dal territorio nazionale. Grazie alla solerzia dell'Amministrazione comunale negli ultimi decenni sono state recuperate e restaurate tutte le latterie del Comune: quella della frazione di Fedèr è un museo completo sulla lavorazione antica del latte; quella di Fregóna, che conserva l'impianto originario, ospita un'interessante mostra sulla fienagione; quella di Carfón un museo etnografico con una sezione sul poeta contadino Valerio Da Pos e sugli scultori Amedeo e Benedetto Da Pos (1831-1920, padre di Amedeo). I primati di Canale d’Agordo non terminano qui. Infatti, fu proprio in questo paese che nacque, nel 1847, una delle prime birrerie d’Italia, posta sul retro della Chiesa arcipretale di Canale d’Agordo. I fondatori di questa birreria, i fratelli Luciani, fonderanno qualche anno dopo la famosa Birreria di Pedavena, la più grande d’Italia. E sempre nell'Ottocento, precisamente nel 1868 lo stesso don Della Lucia fondò il primo asilo rurale della provincia di Belluno e nel 1870 chiedeva al Parlamento italiano il voto e l'eguaglianza giuridica per la donna. Inoltre, assieme agli altri Comuni della Val Biois (Falcade e Vallada Agordina), Canale d’Agordo vanta un numero incredibile di tabiài, i tradizionali fienili in legno delle Dolomiti. Queste suggestive opere artigianali, alcune plurisecolari, si possono ammirare praticamente ovunque nella Val del Biois, ed è difficile trovare nelle Dolomiti una valle che possa vantare un simile patrimonio. Per gli appassionati di escursioni sulle Dolomiti, non si può dimenticare nuovamente la spettacolare Val di Gares, valle glaciale senza sbocco che si estende per ben sette chilometri dal paese di Canale. Questa valle, nota per il suo fascino dovuto alla natura selvaggia e praticamente incontaminata, è frequentato anche grazie alle aree picnic immerse nel verde, al Biotopo della Valle di Gares, ai ristoranti e alle malghe, ma soprattutto per la presenza delle due stupende Cascate delle Comelle, dell’impressionante gola dell’Orrido delle Comelle e dello spettacolare Pian delle Comelle. Come in altre vallate bellunesi, anche qui è festeggiato il tradizionale carnevale in cui sfilano le maschere tipiche. Protagonista “La Zinghenesta”, la ragazza più bella eletta "regina", da cui prende il nome l’intera manifestazione.
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