Beni comuni, di tutte e tutti: prospettive di rilancio

6 mar 2024 · 14 min. 35 sec.
Beni comuni, di tutte e tutti: prospettive di rilancio
Descrizione

La confisca dei beni confiscati rappresenta un pilastro del contrasto alle mafie, perché ne colpisce la ricchezza intaccando il loro potere territoriale. La “Rognoni-La Torre” ha ormai 40 anni e...

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La confisca dei beni confiscati rappresenta un pilastro del contrasto alle mafie, perché ne colpisce la ricchezza intaccando il loro potere territoriale. La “Rognoni-La Torre” ha ormai 40 anni e la 109/96 ha superato il quarto di secolo. Considerato il tempo trascorso dall’entrata in vigore di queste leggi, confiscare e restituire a tutte e tutti questi luoghi dovrebbe essere pratica rodata. Ma il condizionale è d’obbligo perché sono ancora molti gli ostacoli da superare per vedere questi spazi ritornare a nuova vita. Per comprendere meglio quali siano le difficoltà e come poterle superare proponiamo una serie di interviste a vari attori che giocano un ruolo in questo percorso per analizzare le difficoltà riscontrate e proporre delle modalità per superarle.
Interviste:
Francesco Profumo, ex Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Tatiana Giannone, responsabile di Libera dei beni confiscati.
Francesco Menditto, componente del Consiglio Direttivo dell’Agenzia Nazionale per i beni Sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Scritto da Davide Pecorelli con la voce narrante di Viviana Marrocco.
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Informazioni
Autore Libera contro le mafie
Organizzazione Libera contro le mafie
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