ARCHIVIO PLURALE - Giulia Mangoni
24 ago 2022 ·
27 min. 7 sec.
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Descrizione
Archivio Plurale è un podcast curato da Gaia Bobò che indaga il concetto di l’alterità nel contesto delle ricerche di artisti, curatori, studiosi e professionisti della cultura. In un’ottica interdisciplinare,...
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Archivio Plurale è un podcast curato da Gaia Bobò che indaga il concetto di l’alterità nel contesto delle ricerche di artisti, curatori, studiosi e professionisti della cultura. In un’ottica interdisciplinare, si incroceranno trasversalmente processi empirici della creazione artistica contemporanea, metodologie di ricerca e nuovi approcci agli heritage studies, con un focus sui processi culturali immateriali e sui loro sistemi di trasmissione. Assumendo come punto di partenza la necessità di ridefinire i canoni culturali egemonici, il progetto vuole offrire una rappresentazione del confine con l’altro come entità sfumata, creando un archivio collettivo di esperienze, progetti e visioni."
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Giulia Mangoni è un’artista italo-brasiliana la cui pratica ruota attorno all’etica del ritorno; è interessata a creare interventi orchestrati attraverso la lente della pittura al fine di decostruire nozioni di memoria e identità legate a specifiche geografie e comunità decentralizzate. Il suo lavoro si sviluppa attraverso modalità visive di narrazione personale, spesso frutto di un dialogo a più voci, le cui influenze, relazioni e contributi differenti innescano un meccanismo simile al telefono senza fili, capace di dar vita ad opere aperte e in continuo divenire.
Nata nel 1991 a Isola del Liri, FR, Mangoni è cresciuta tra Italia e Brasile e ora è tornata a vivere e lavorare nella sua città natale. Mangoni ha un Foundation Degree in Art & Design presso la Falmouth University of the Arts (2011), una laurea in pittura (Hons) da City & Guilds of London Art School (2014), dove inoltre è stata vincitrice sia del premio Skinner Connard’s Travel Prize e del premio Chadwick Healey Prize per la pittura, e un MFA dal programma SVA Art Practice a New York City, (2019).
Negli ultimi anni, Mangoni ha partecipato a mostre a livello nazionale ed internazionale, tra cui: Bits & Cream. Metabolizzazione d’Archivio, mostra personale presso ArtNoble gallery, Milano; From the Island of Liri, mostra personale a cura di Juliana Leandra presso Dreambox Lab, New York; Ladder to The Moon presso Monitor Gallery, Roma; VIVERE DI PAESAGGIO, a cura di Mirta di Argenzio presso APALAZZO gallery, Brescia; Zeitgeber (donatore di tempo) presso ArtNoble gallery, Milano, The New Abnormal, Straperetana a cura di Saverio Verini. Inoltre, nel 2020 Mangoni ha partecipato al programma di borse di studio presso CASTRO Projects a Roma, vincendo la borsa di studio Scovaventi Italian Fellowship. Attualmente, inoltre a progetti e mostre itineranti, Mangoni continua ad approfondire la sua ricerca in comunicazione con artigiani, agronomi e allevatori di specie autoctone nel territorio Ciociaro.
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Giulia Mangoni è un’artista italo-brasiliana la cui pratica ruota attorno all’etica del ritorno; è interessata a creare interventi orchestrati attraverso la lente della pittura al fine di decostruire nozioni di memoria e identità legate a specifiche geografie e comunità decentralizzate. Il suo lavoro si sviluppa attraverso modalità visive di narrazione personale, spesso frutto di un dialogo a più voci, le cui influenze, relazioni e contributi differenti innescano un meccanismo simile al telefono senza fili, capace di dar vita ad opere aperte e in continuo divenire.
Nata nel 1991 a Isola del Liri, FR, Mangoni è cresciuta tra Italia e Brasile e ora è tornata a vivere e lavorare nella sua città natale. Mangoni ha un Foundation Degree in Art & Design presso la Falmouth University of the Arts (2011), una laurea in pittura (Hons) da City & Guilds of London Art School (2014), dove inoltre è stata vincitrice sia del premio Skinner Connard’s Travel Prize e del premio Chadwick Healey Prize per la pittura, e un MFA dal programma SVA Art Practice a New York City, (2019).
Negli ultimi anni, Mangoni ha partecipato a mostre a livello nazionale ed internazionale, tra cui: Bits & Cream. Metabolizzazione d’Archivio, mostra personale presso ArtNoble gallery, Milano; From the Island of Liri, mostra personale a cura di Juliana Leandra presso Dreambox Lab, New York; Ladder to The Moon presso Monitor Gallery, Roma; VIVERE DI PAESAGGIO, a cura di Mirta di Argenzio presso APALAZZO gallery, Brescia; Zeitgeber (donatore di tempo) presso ArtNoble gallery, Milano, The New Abnormal, Straperetana a cura di Saverio Verini. Inoltre, nel 2020 Mangoni ha partecipato al programma di borse di studio presso CASTRO Projects a Roma, vincendo la borsa di studio Scovaventi Italian Fellowship. Attualmente, inoltre a progetti e mostre itineranti, Mangoni continua ad approfondire la sua ricerca in comunicazione con artigiani, agronomi e allevatori di specie autoctone nel territorio Ciociaro.
Informazioni
Autore | Pillow Talk Platform |
Organizzazione | Pillow Talk Platform |
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