Rubrica di approfondimento esoterico a cura di Riccardo del Tempio della Cartomanzia con Maya Bosco.
Oggi Riccardo apre una finestra sul concetto della magia. L’etimologia della parola magia deriva dai magi, i sacerdoti zoroastriani dell’antica Persia. Cornelio Agrippa medico, alchimista, filosofo definì la magia la scienza perfetta. Tutte le fonti antiche riportano esempi di pratiche magiche, come l’utilizzo di parole magiche che hanno il potere di comandare gli spiriti. Nella storia dell’uomo ci sono quelli che condannano la magia e quelli che la innalzano oltre l’Iperuranio. La magia ci svela confini sempre più ampi. La magia vera non ha confini ne religiosi, ne culturali perché è un insieme di leggi universali. La vera magia esiste, fa parte della nostra cultura da sempre. La suddivisione dei colori della magia indica semplicemente il fine e l’intenzione ultima. Il nero è chiaramente legato al negativo a intenzioni basse e materiali. Il bianco si contrappone al nero, è legato alla pulizia alla purificazione spirituale. Il rosso è un termine relativo alle parti sentimentali. Magia e religione hanno una certa affinità, entrambe si basano sulla fede e sul simbolismo. Talvolta le due si mescolano in modo quasi omogeneo come nel caso delle religioni animiste. Un campo molto vasto quando si esplora la magia e esoterismo pratico spesso si parla si magia simpatica e magia imitativa. Riccardo promette che nel prossimo appuntamento di Aquarius tornerà ad ampliare questo concetto. Buon ascolto.


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