Abbazia-Eremo di Sant'Alberto di Butrio a Ponte Nizza (Lombardia)
21 nov 2023 ·
1 min. 43 sec.
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Descrizione
L’abbazia sorse attorno al 1000 sul luogo dell’Eremo dove si era ritirato in meditazione l'eremita Alberto. L'eremo di Sant'Alberto di Butrio, sorge fra primi rilievi dell'Appennino ligure, nella valle Staffora...
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L’abbazia sorse attorno al 1000 sul luogo dell’Eremo dove si era ritirato in meditazione l'eremita Alberto.
L'eremo di Sant'Alberto di Butrio, sorge fra primi rilievi dell'Appennino ligure, nella valle Staffora dell'Oltrepò Pavese, in provincia di Pavia, in frazione Abbadia Sant'Alberto del comune di Ponte Nizza, a 687 metri s.l.m., isolato in una chiostra di monti, tra verdi pascoli, castagni, querce e abeti.
La costruzione dell'eremo venne quindi iniziata da Alberto di Butrio (santo di cui si hanno scarsissime notizie), forse appartenente al casato degli Obertenghi, che nel 1030 andò ad abitare in solitudine nella vicina valletta del Borrione, ove tuttora vi è una piccola cappelletta a lui dedicata.
Avendo guarito miracolosamente un figlioletto muto del marchese di Casalasco (della dinastia obertenga), questi in segno di riconoscenza gli edificò una chiesa romanica dedicata alla Madonna in cui Sant'Alberto ed i suoi seguaci eremiti potessero celebrare l'Ufficio divino.
Costituitisi in comunità, gli eremiti edificarono il monastero di cui rimane attualmente un'ala: il cosiddetto chiostrino (del 1100) ed il pozzo.
Abbazia di Sant'Alberto: https://maps.app.goo.gl/YPb2UqUBJxNDb5bH9
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L'eremo di Sant'Alberto di Butrio, sorge fra primi rilievi dell'Appennino ligure, nella valle Staffora dell'Oltrepò Pavese, in provincia di Pavia, in frazione Abbadia Sant'Alberto del comune di Ponte Nizza, a 687 metri s.l.m., isolato in una chiostra di monti, tra verdi pascoli, castagni, querce e abeti.
La costruzione dell'eremo venne quindi iniziata da Alberto di Butrio (santo di cui si hanno scarsissime notizie), forse appartenente al casato degli Obertenghi, che nel 1030 andò ad abitare in solitudine nella vicina valletta del Borrione, ove tuttora vi è una piccola cappelletta a lui dedicata.
Avendo guarito miracolosamente un figlioletto muto del marchese di Casalasco (della dinastia obertenga), questi in segno di riconoscenza gli edificò una chiesa romanica dedicata alla Madonna in cui Sant'Alberto ed i suoi seguaci eremiti potessero celebrare l'Ufficio divino.
Costituitisi in comunità, gli eremiti edificarono il monastero di cui rimane attualmente un'ala: il cosiddetto chiostrino (del 1100) ed il pozzo.
Abbazia di Sant'Alberto: https://maps.app.goo.gl/YPb2UqUBJxNDb5bH9
Informazioni
| Autore | Giuseppe Cocco |
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