A Verona, nei pressi del mercato coperto, sorge l’antica Abbazia benedettina di Santa Maria in Organo, la cui fondazione risale probabilmente al 600 d.C., ma fu ristrutturata nel 1200 e nel 1300, e infine trasformata nell’aspetto attuale da Monaci Olivetani nel 1481.
L'abbazia benedettina di Santa Maria in Organo (il cui appellativo è derivato da una torre chiamata "Organum" situata nei pressi del complesso, ospitante un orologio funzionante con un meccanismo azionato ad acqua) venne fondata molto probabilmente tra il 650 e il 664, da Lupo, duca del Friuli, e per questo fin dalle origini essa fu soggetta al Patriarca di Aquileia invece che al Vescovo di Verona. Vista l'importanza del monastero intorno al 720 il re longobardo Liutprando gli concesse il privilegio di ripatico [diritto di esigere dazi per gli approdi alle rive dei fiumi o dei laghi] sul fiume Adige, mentre pochi anni dopo, nel 751, il Conte del Friuli lo beneficiò della costruzione di uno xenodochio [ospizio gratuito per forestieri e pellegrini], che si aggiunse a un altro già in possesso dell'abbazia.
Tra l’800 ed il 1100 l’abbazia estese ancor di più i propri possedimenti grazie a donazioni e acquisti di terreni e chiese nel contado e in città.
L'antico edificio chiesastico venne poi ricostruito in stile romanico dopo il catastrofico terremoto del 1117 e dell'edificio più antico sono sopravvissuti solo alcuni frammenti nella cripta della chiesa.

Abbazia di Santa Maria in Organo: https://maps.app.goo.gl/LssTDRNaYXCh9Sz98