59 - Stava: era soltanto una questione di tempo_ep.5

29 mag 2023 · 15 min. 22 sec.
59 - Stava: era soltanto una questione di tempo_ep.5
Descrizione

La costruzione del primo bacino di decantazione ebbe inizio anche senza tutte le autorizzazioni. Ma ciò che oggi - come in passato - desta particolare scalpore è appunto la scelta...

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La costruzione del primo bacino di decantazione ebbe inizio anche senza tutte le autorizzazioni.
Ma ciò che oggi - come in passato - desta particolare scalpore è appunto la scelta dei prati di Pozzole.
Perché in questo momento la storia cambia ancora una volta traiettoria, virando verso imperdonabili imprudenze e negligenze.
Lo strato di terreno superficiale di Pozzole è come una grande coperta.Una coperta umida che copre un sottosuolo diversificato.
E proprio l'acqua conferisce al terreno una particolare caratteristica: quella di non essere particolarmente stabile, specialmente se sottoposto a carichi decisamente pesanti.Gli strati da cui è composto il terreno sotto ai prati di Pozzole sono tre.

Gli strati permeabili superiore e inferiore contengono una fascia intermedia impermeabile che - a cause delle sue discontinuità, a cause delle sua conformazione - permette uno scambio idrico tra le diverse stratificazioni.
Un terreno su cui non sarebbe stato da escludere un - più che possibile - cedimento.Va ricordato che dal momento della prima richiesta all’avvio dei lavori, nell’aria c’è l’idea di un solo bacino di decantazione.
Nel disastro del 1985 però fu decisamente influente un secondo bacino, sovrastante il primo tanto da poggiare parte del suo peso sulla discarica sottostante poiché i sistemi di costruzione e accrescimento di queste gigantesche vasche furono diversi. E anche questo aspetto, come vedremo, farà pensare a come sia stato possibile.

Non soltanto da un punto di vista tecnico - che tra coefficienti di sicurezza, sedimentazioni dei fanghi, sopportazione dei carichi, condutture e materiali..risultano piuttosto complessi - ma anche da un punto di vista etico.
Perché - a tuti gli effetti - venne accesa la miccia di una bomba a orologeria sopra le teste di migliaia di persone. Da quel momento in poi sarebbe stata soltanto una questione di tempo.


Contatto mail: andataeritorno.podcast@gmail.com

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Crediti immagine: https://www.ladige.it/territori/fiemme-fassa/2015/07/15/stava-l-inferno-di-fango-30-anni-dopo-l-urlo-di-268-vittime-innocenti-foto-video-1.2707242

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Autore Sebastiano Frollo
Organizzazione Goal Pub
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