55 XXI domenica dopo Pentecoste
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Descrizione
Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito. Perché questo vangelo [del re e dei due servi] è adatto per oggi? È perché ieri è...
mostra di piùPerché questo vangelo [del re e dei due servi] è adatto per oggi? È perché ieri è stata la commemorazione delle anime sante, e questo vangelo sembra gettare molta luce sulla provvidenza di Dio nei confronti di noi sulla terra e delle anime in purgatorio.
Qual è la prima lezione che impariamo? L’intenzione principale di Dio onnipotente nei confronti dei peccatori è di avere misericordia di loro. Il servo portato a vedere il re al quale deve diecimila talenti è un’immagine di un’anima in stato di peccato. Diecimila talenti non erano solo una grande somma, era una somma straordinariamente grande per il debito di un privato. È come se andassimo dal nostro direttore di banca e ci dicesse che abbiamo uno scoperto pari al debito nazionale degli Stati Uniti d’America. Nostro Signore usa questa immagine perché anche un solo peccato mortale ha una sorta di infinità, essendo un’offesa alla maestà divina. Eppure, per pietà, il re cancella l’intero debito. È un’immagine dell’amore di Dio Padre, Che ha mandato il Figlio sulla terra con tanti rimedi con cui l’umanità, se vuole, può essere liberata dai lacci del peccato. Prima c’è il battesimo; poi, dopo il battesimo, la confessione; poi, perché la confessione, sebbene tolga tutti i peccati, non sempre toglie tutto il debito di pena loro dovuto, le indulgenze. Si pensi, ad esempio, al perdono apostolico, che fa parte degli ultimi riti, e che mette a disposizione del moribondo un’indulgenza plenaria, proprio nel momento in cui l’anima lascia il corpo. Tutto questo ci mostra che non solo il nostro Padre celeste non vuole che nessuna anima si perda, ma non vuole nemmeno che alcuna anima passi per il purgatorio; vuole invece che sia pronta ad entrare in paradiso subito dopo la morte.
Informazioni
Autore | radioromalibera.org |
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