3' grezzi Ep. 624 Un po' di empatia
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3' grezzi Ep. 624 Un po' di empatia
Descrizione
Empatia significa anche evitare domande scontate che non fanno altro che provocare tristezza e malinconia, oltre a non aiutare nessuno. TRASCRIZIONE [ENG translation below] Dopo aver passato tutta la mia...
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Dopo aver passato tutta la mia vita a lasciarmi gli altri alle spalle, ad essere accompagnata all'aeroporto per andare via, ora mi trovo dalla parte opposta.
Ne ho già parlato anche nei miei 3 minuti grezzi, ora che mio figlio studia nella città più lontana geograficamente da Cagliari, cioè altri cinque chilometri e sarebbe in Svizzera o in Austria, vabbè, comunque l'università l'ha scelta perché aveva un corso molto bello ed era l'unica in Italia a offrirlo, sì, ora mi trovo dalla parte opposta, sono io quella che accompagna all'aeroporto, sono quella che saluta e soprattutto sono io quella che poi, dopo averlo accompagnato in aeroporto, me ne torno io a casa, sola soletta, a guardarmi la stanza vuota.
Detto così sembra che sia la mamma che si lamenta perché è il figlio... no, volevo parlare di un'altra cosa, e cioè di come cambia la nostra percezione se viviamo una sensazione che riguarda due persone e però abbiamo vissuto anche l'altra parte, quindi io riesco veramente a visualizzare, poi naturalmente tutte le persone sono diverse, però riesco a visualizzare quei momenti quando si lascia casa, quando si va in aereo, quando si arriva, quando si torna in un posto dove si abita che però non è la propria casa e quindi si riprendono piano piano tutte le abitudini.
E io ricordo che quando abitavo fuori dall'Italia ogni volta che tornavo in Italia, poi al mio rientro seguiva un periodo di grande tristezza perché... I miei amici mi chiedevano ma tu non hai nostalgia di casa? Ma che domanda cretina! E certo che nostalgia di casa! Però vabbè, non è che potessi dire ai miei amici domanda cretina, però rispondevo sì, ho nostalgia, soprattutto appena tornata, poi però vivo la mia vita e non è che stia sempre ininterrottamente a pensare oddio, ho nostalgia di casa. E infatti è così: poi riprendi la vita e la routine e vieni distratto da altre cose.
Ecco, questo delle delle domande diciamo poco intelligenti è un tratto comune, la gente che chiede ah, ma ti trovi meglio qui o a casa? Ah, ma non ti manca? È certo che mi manca! E certo che mi trovo meglio a casa! Ma che razza di domande sono?
Però vabbè, la gente si sente obbligata a farle, come quando vediamo una persona e ci sentiamo obbligati a dirle ah questi pantaloni ma quanto ti stanno male! Ma chi se ne frega? Ma tienitelo per te! Però c'è gente che non riesce a trattenersi, e che tutto quello che gli passa per la mente deve dirlo ancora prima di pensare quello che potrebbe essere, quella che potrebbe essere la reazione provocata o le sensazioni che gli altri, ecco, gente senza empatia.
Vabbè, non volevo arrivare a parlare di questo, però adesso finiamola qua. Mh? Va bene un po' di empatia, un po' di empatia.
TRANSLATION
After spending my whole life leaving others behind, being escorted to the airport to leave, I now find myself on the opposite side.
I have already talked about it inmy daily 3 minutes, now that my son is studying in the city furthest away geographically from Cagliari, that is another five kilometers and he would be in Switzerland or Austria, whatever, anyway he chose the university because it had a very nice course and it was the only one in Italy to offer it, yes, now I am on the opposite side, I am the one who drives him to the airport, I am the one who says goodbye and most of all I am the one who then, after I drive him to the airport, I am the one who goes home, alone, looking at my empty room.
Said like that it sounds like it's the mother complaining because her son... no, I wanted to talk about something else, and that is how our perception changes if we experience a feeling that affects two people and yet we have also experienced the other side, so I can really visualise, of course all people are different, but I can visualise those moments when you leave home, when you go on the plane, when you arrive, when you return to a place where you live that however is not your home and then you slowly resume all your habits.
And I remember when I lived outside Italy every time I went back to Italy, then upon my return there would follow a period of great sadness because... My friends would ask me but aren't you homesick? But what a dumb question! And of course I am homesick! But whatever, it's not like I could tell my friends 'dumb question!', however I was answering yes, I'm homesick, especially as soon as I come back, but then I live my life and it's not like I'm always constantly thinking oh god, I'm homesick. And indeed it is so: then you resume life and routine and get distracted by other things.
Here, this of the let's say unintelligent questions is a common trait, people asking ah, but are you better off here or at home? Ah, but don't you miss it? It is certain that I miss it! And of course I am better off at home! But what kind of questions are these?
Whatever, people feel obligated to ask them, like when we see a person and feel obligated to say 'ah these pants, but how bad they look on you!' Hey who cares? Keep it to yourself! But there are some people who can't hold back, and that everything that goes through their mind they have to say it even before they think what it could be, what the reaction caused or the feelings that others might have, that's it, people without empathy.
Whatever, I didn't want to get into this, but let's end it now. Hmm ? All right a little empathy, a little empathy.
Informazioni
Autore | M. Cristina Marras |
Organizzazione | M. Cristina Marras |
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