3' grezzi Ep. 185 Olga Tokarczuk
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Descrizione
Uno di quei libri che non riesci a smettere di leggere. Olga Tokarczuk è una scrittrice eccezionale. Una di quelle letture che rimangono dentro. LINKS My podcast with Engish subtitles/Il...
mostra di piùLINKS
My podcast with Engish subtitles/Il podcast con sottotitoli in inglese
https://youtu.be/36P_dcB8crI
"I Vagabondi", edito da Bompiani
https://www.bompiani.it/catalogo/i-vagabondi-9788845296925
La pagina Wikipedia su Olga Tokarczuk
https://it.wikipedia.org/wiki/Olga_Tokarczuk
"Flights" by Olga Tokarczuk
https://www.goodreads.com/book/show/36885304-flights
TESTO TRASCRITTO (English translation below)
Olga Tokarczuk, sono andata a controllare la pronuncia e credo di essere riuscita ad avvicinarmi alla pronuncia corretta, Olga Tokarczuk è una scrittrice polacca, una delle maggiori rappresentanti della letteratura del suo paese, e tra l'altro ha vinto il premio Nobel per la Letteratura nel 2018. Io non avevo mai letto niente di suo. Qualche giorno fa mi è capitato tra le mani il suo libro tradotto in italiano "I vagabondi" l'ho preso e nonostante sia un libro di quante pagine 300 e rotte pagine, quasi 400 pagine l'ho quasi finito e non riesco a metterlo giù. Come definire questo libro? Anzitutto è scritto benissimo, e dev'essere anche stato tradotto benissimo, perché sapete che quando a volte leggiamo un libro in traduzione e suona un po' strano, evidentemente non è stato tradotto bene però un romanzo edito in Italia da Bompiani immagino che la Bompiani, soprattutto quando si parla di della vincitrice di un premio Nobel, metta i migliori traduttori le migliori traduttrice. "I vagabondi" è un libro fantastico. È difficile raccontare di cosa parla, è un romanzo ma non è nemmeno un romanzo, diciamo che vengono raccontate diverse immagini quasi delle istantanee. Ce n'è una che mi ha colpito particolarmente e che ho letto mentre mi trovavo in aeroporto e che si intitola appunto "L'aeroporto" in queste paio di pagine l'autrice riflette sul fatto che oggi i grandi aeroporti siano diventati essi stessi quasi delle delle piccole nazioni, inizia col dire che mentre prima l'aeroporto era costruito fuori dal centro abitato, adesso sempre di più si avvicina al centro anzi è la città che viene costruita attorno all'aeroporto. E gli aeroporti hanno i loro alberghi, i loro ristoranti, i loro centri commerciali, i loro luoghi di culto e dice a un certo punto che manca solo che vengano riconosciute dalle Nazioni Unite perché il resto già ce l'hanno abbiamo tutti il nostro passaporto per questo paese, questa nazione che è l'aeroporto, il passaporto e la nostra carta di identità sono le nostre carte d'imbarco, e questa analogia viene spinta veramente all'estremo ma in modo incredibilmente naturale, e chi ha trascorso molte ore negli aeroporti internazionali aspettando tra un aereo e l'altro, si riconosce perfettamente in tutte queste descrizioni. In questo libro (che ripeto, si intitola "I Vagabondi" e come sempre metterò le note nel testo del programma) sì in questo libro si parla di molte cose, si parla però fondamentalmente di esseri umani. Vi consiglio assolutamente la lettura, una fantastica lettura estiva sia che siate sotto l'ombrellone, sia che vi troviate in cima a una montagna.
ENGLISH TRANSLATION
Olga Tokarczuk, I went to check the pronunciation and I think I managed to get close to the correct pronunciation, Olga Tokarczuk is a Polish writer, one of the greatest representatives of literature in her country, and among other things she won the Nobel Prize for Literature in 2018. I had never read anything by her. A few days ago, I got her book translated into Italian "The Tramps" and despite being a book of how many… 300, almost 400 pages, I have almost finished it and I cannot put it down. How to define this book? First of all, it is very well written, and it must also have been translated very well, because you know that when we sometimes you read a book in translation and it sounds a bit strange, maybe it has not been translated well but a novel published in Italy by Bompiani, I imagine that Bompiani, especially when it comes to the Nobel Prize winner, put the best translators at work. "Flights" [English title] is a fantastic book. It is difficult to tell what it is about, it is a novel but it is not even a novel, let's say that several images are told almost as snapshots. There is one that particularly struck me and that I read while I was at the airport and which is actually called "The airport". In these couple of pages, the author reflects on the fact that today large airports have become almost a sort of small nations themselves, she begins by saying that while once airports were built outside the town, now they are getting closer and closer to the center, and actually it is the city that is built around the airport, and airports have their hotels, their restaurants, their shopping malls, their places of worship and then she continues saying that they only just need to be recognized by the United Nations because they already have everything else, we all have our passport for this country, this nation that is the airport, passport and identity card are our boarding passes, and this analogy is really pushed to the extreme but in an incredibly natural way, and those who have spent many hours at international airports waiting to transfer between planes, will perfectly recognizes her/himself in all these descriptions. This book, which I repeat, [English title] is called "Flights", and as always I will put the notes in the text of the program, yes this book is about many things, but basically is about being human. I absolutely recommend reading, a fantastic summer reading whether you are on the beach or on top of a mountain.
Informazioni
Autore | M. Cristina Marras |
Organizzazione | M. Cristina Marras |
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