28 - Rimborsabilità di pembrolizumab come trattamento di prima linea per il carcinoma mammario triplo negativo avanzato
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Descrizione
A cura di Flavia Jacobs Il tumore mammario triplo negativo rappresenta circa il 15% di tutti i casi di carcinoma mammario ed è caratterizzato da una natura aggressiva e da...
mostra di piùIl tumore mammario triplo negativo rappresenta circa il 15% di tutti i casi di carcinoma mammario ed è caratterizzato da una natura aggressiva e da limitate opzioni terapeutiche, ma recenti progressi nel campo dell’immunoterapia hanno mostrato risultati promettenti.
il 10 luglio 2023, l'AIFA ha determinato la rimborsabilità di pembrolizumab più chemioterapia per il trattamento di prima linea del carcinoma mammario triplo negativo localmente ricorrente non resecabile o metastatico, nei pazienti PD-L1 positivo con un punteggio di CPS maggiore o uguale a 10.
A supporto di questa scelta vi sono i dati dello studio clinico di fase III, il KEYNOTE-355, in cui sono state randomizzate più di 800 pazienti affette da carcinoma mammario triplo negativo a ricevere chemioterapia a scelta dell’investigatore in combinazione con pembrolizumab o placebo, come trattamento di prima linea per malattia metastatica. Dopo un follow-up medio di 44 mesi, pembrolizumab ha dimostrato un vantaggio sia in termini di sopravvivenza globale (23 mesi nel gruppo sperimentale contro 16,1 nel gruppo di controllo) che di sopravvivenza libera da progressione (9,7 mesi rispetto a 5,6 mesi con placebo).
Questo beneficio è risultato statisticamente significativo soltanto per le pazienti il cui tumore esprimeva livelli di PD-L1 CPS maggiore o uguale a 10. Di contro, non è stato osservato un beneficio per le pazienti con punteggio CPS maggiore o uguale a 1 e nella popolazione globale. Il profilo di sicurezza della combinazione di pembrolizumab con chemioterapia è stato quello atteso. Le tossicità immuno-relate si sono osservate nel 26,5% dei pazienti trattati con pembrolizumab e le più comuni sono state di tipo endocrinologiche (19%) e polmoniti (2,5%). Nella maggior parte dei casi questi eventi sono stati di basso grado e facilmente gestibili con interruzioni di dose e terapia di supporto.
Quale è la rilevanza pratica di questa novità?
Questa approvazione comporta che tutti i casi di tumore mammario metastatico triplo negativo candidati a un trattamento di prima linea, devono essere testati per la determinazione dello status di PD-L1. Pertanto, in caso di PD-L1 positivo con un punteggio di CPS di almeno 10, la combinazione di pembrolizumab e chemioterapia rappresenta a oggi il nuovo standard terapeutico in grado di migliorare significativamente la prognosi di queste pazienti.
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Autore | ACCMED |
Organizzazione | ACCMED |
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