25 La bolla di Evergrande e l’accerchiamento di Aukus: sfide al sistema

25 set 2021 · 21 min. 49 sec.
25 La bolla di Evergrande e l’accerchiamento di Aukus: sfide al sistema
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Aukus e Evergrande: due casi, uno è il focus di strategia geopolitica che ha coinvolto tutte le testate mondiali nell'ultima settimana; l'altro è l'ultimo atto di una bolla attesa, che...

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Aukus e Evergrande: due casi, uno è il focus di strategia geopolitica che ha coinvolto tutte le testate mondiali nell'ultima settimana; l'altro è l'ultimo atto di una bolla attesa, che coinvolge manovre di speculazione edilizia e di deportazione di gruppi sociali, semplice gentrificazione su scala cinese, dunque a livello esponenziale.

Di questo abbiamo parlato con Sabrina Moles: la situazione cinese è molto tesa sia per l'economia interna, che per le relazioni con l'esterno e le contromosse sono per ora sempre in punta di fioretto, come andare a occupare posti a tutti i tavoli negoziali dismessi dagli americani, attraverso i quali si controllano i traffici di merci, creando tensioni e mantenendo alto il livello di scontro che coinvolge proprio l’Australia e il suo inteso intreccio di affari e scambi commerciali con la Cina, che la scelta di campo imposta da Biden inguaia non poco per le contromisure cinesi, che hanno imposto dazi pesantissimi sulle merci australiane già da alcuni mesi, quando Canberra già aveva fatto la sua scelta di campo con durissime prese di posizione anticinesi.
Ma le mosse americane sono destinate a coinvolgere tutta l’area del Pacifico: la Cina è il target, il nemico da contenere, ma in funzione di questo sia il Giappone che l'India sono chiamate a cambiare le loro posizioni e il loro ruolo. L’India in particolare è invitata da tutti (Francia compresa) ad aderire alle singole fazioni (e forse tra le potenze locali è quella più in affanno dopo l’esplosione del dossier afgano, su cui aveva investito in infrastrutture, senza considerare il conflitto himalayano), al Quad e diventa una delle compensazioni promesse da Biden a Macron, che potrà girare a Delhi i sottomarini contesi e contare sull’appoggio nella guerra che sta perdendo in Sahel...
Su tutto questo si innesta la bolla Evergrande, che evoca le Ghost Town e un’attesa dello scoppio della bolla speculativa e la conseguente immissione di yuan, una risposta monetarista che prelude a un riaggiustamento imposto dalla anomalia di una libertà di mercato sotto tutela del partito, dove però è possibile un caso come Evergrande, che pone il problema sia della corruzione, sia della necessità di contenere il potere di arricchiti, ai quali va impedito di aiutarsi con la politica. E l'immobiliare è in tutto il mondo – pensiamo a Berlusconi – il mezzo più efficace per accumulare ricchezza a debito, che ora il potere si sforza di disinnescare, ridistribuendo la ricchezza ai parsimoniosi cinesi, ridimensionando i tycoon
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Autore OGzero - Orizzonti geopolitici
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