23 maggio 1992. Il giorno in cui la mafia colpì al cuore lo Stato

22 mag 2022 · 17 min. 5 sec.
23 maggio 1992. Il giorno in cui la mafia colpì al cuore lo Stato
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Alle 17, 57 minuti e 48 secondi del 23 maggio 1992 i sismografi dell'Istituto nazionale di geologia e vulcanologia di Erice registrano un piccolo terremoto, pari al terzo grado della...

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Alle 17, 57 minuti e 48 secondi del 23 maggio 1992 i sismografi dell'Istituto nazionale di geologia e vulcanologia di Erice registrano un piccolo terremoto, pari al terzo grado della scala Mercalli. In Sicilia la terra sta tremando. La regione, si sa, rappresenta il punto d’incontro di due placche tettoniche: quella euroasiatica e quella africana. Un punto d’incontro simbolico tra le culture del Vecchio Continente e del Maghreb. Un meticciato culturale, etnico, di usi e di costumi.

Il sisma, quel 23 maggio 1992, da un punto di vista geologico è irrilevante. Il terremoto, quel 23 maggio 1992, è politico, giudiziario, umano. A fare vibrare gli aghi dei sismografi non è la natura ma l’uomo. Con il suo volto peggiore.
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