19.Onda Nottambula: "Memoria di ragazza", la potenza della fragilità

24 lug 2018 · 6 min. 44 sec.
19.Onda Nottambula: "Memoria di ragazza", la potenza della fragilità
Descrizione

Memoria di ragazza Un affascinante (auto)ritratto al femminile – attraverso la scrittura svelante, lucida e crudele di Annie Ernaux – per il XXXVI Festival La Notte dei Poeti: Una lettura...

mostra di più
Memoria di ragazza
Un affascinante (auto)ritratto al femminile – attraverso la scrittura svelante, lucida e crudele di Annie Ernaux – per il XXXVI Festival La Notte dei Poeti: Una lettura e qualche canzone” con Daria Deflorian, Monica Demuru e Monica Piseddu per un ideale affresco della società in anni cruciali del Novecento.
Una pièce coinvolgente in cui si intrecciano e quasi affastellano pensieri, ricordi e forse qualche rimpianto, una narrazione a tre voci affidata a tre signore della scena: tra riti di passaggio e graffi sull’anima, il libro di una delle più interessanti e originali autrici francesi contemporanee descrive la metamorfosi di una giovane donna, la sua sete di vita e di conoscenza, il suo confrontarsi con una realtà non sempre amabile né piacevole, l’amarezza e il disincanto ma anche e soprattutto l’iniziazione alla scrittura.
Viaggio a ritroso nel tempo per reincontrare quella ragazza temeraria e forse ingenua, curiosa del mondo e pronta gettarsi nell’avventura dell’esistenza, desiderosa di crescere, temeraria ma ancora timida e riservata, alle prese con la scopetta dell’amore e le prime feroci disillusioni davanti all’inadeguatezza da un lato e l’indifferenza e la malizia dall’altro, fino all’acquisizione di una nuova coscienza di sé e la folgorazione per la letteratura.
“Memoria di ragazza” rievoca esperienze dolorose ma anche fondamentali, in una sorta di moderno romanzo di formazione in cui la protagonista è l’autrice stessa, un diario sorprendentemente intimo che mette a nudo temi scottanti e attuali come la condizione e il ruolo delle donne nella società, la libertà e le scelte consapevoli, i pregiudizi e il rammarico per la mancanza di solidarietà femminile.
La mise en scène originale accosta frammenti significativi e rimandi alle atmosfere dell’epoca – la fine degli Anni Cinquanta – per restituire quasi più per impressioni e intuizioni profonde ma inafferrabili l’immagine di una giovane donna in una fase importante della definizione della personalità come dello sviluppo fisico e psichico, prima ancora che intellettuale.
La visione originale della scrittrice francese si incarna sulla scena, si proietta sulle tre interpreti, ciascuna delle quali vive e fa vivere quella ragazza del passato, senza nostalgia ma con un’assoluta consapevolezza del presente: una trama avvincente e ricca di suspence come solo può esserlo l’esistenza spesso contraddittoria e magari insoddisfacente ma illuminante nella sua verità.
mostra meno
Informazioni
Autore RADIO SI!
Organizzazione RADIO SI!
Sito -
Tag

Sembra che non tu non abbia alcun episodio attivo

Sfoglia il catalogo di Spreaker per scoprire nuovi contenuti

Corrente

Copertina del podcast

Sembra che non ci sia nessun episodio nella tua coda

Sfoglia il catalogo di Spreaker per scoprire nuovi contenuti

Successivo

Copertina dell'episodio Copertina dell'episodio

Che silenzio che c’è...

È tempo di scoprire nuovi episodi!

Scopri
La tua Libreria
Cerca