181 - L’arresto del cardinale Zen : un messaggio preoccupante
14 mag 2022 ·
7 min. 14 sec.
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La notizia ha suscitato scandalo e indignazione. L’11 maggio 2022 è stato arrestato dalla polizia di sicurezza nazionale di Hong Kong il cardinale Joseph Zen, la figura di maggior spicco...
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La notizia ha suscitato scandalo e indignazione. L’11 maggio 2022 è stato arrestato dalla polizia di sicurezza nazionale di Hong Kong il cardinale Joseph Zen, la figura di maggior spicco della Chiesa cinese. Il cardinale che ora ha 90 anni è nato a Shanghai, ma durante la guerra civile in Cina, per sfuggire alla tirannia comunista si rifugiò a Hong Kong, un tempo colonia Britannica, oggi dipendente da Pechino. Nel 2002, dopo la morte del Cardinale John Baptist Wu, divenne vescovo di quella città e nel 2006 fu creato cardinale da papa Benedetto XVI. Oggi vive modestamente nella residenza dei Salesiani di Hong Kong, ma non ha mancato negli ultimi anni di far sentire la sua voce,
L’arresto è motivato dalla presunta violazione della nuova Legge per la sicurezza nazionale, imposta a Hong Kong da Pechino, a seguito delle manifestazioni di protesta del 2019 contro le autorità filocomuniste. Il cardinale Zen era uno dei cinque amministratori di un Fondo con cui erano stati aiutati i manifestanti democratici nel pagamento delle spese legali o sanitarie che dovevano affrontare. “Le persone interessate sono sospettate di cospirazione per collusione con Paesi stranieri o forze straniere per mettere in pericolo la sicurezza nazionale, un atto di natura grave”, ha affermato l’Ufficio commissariale che rappresenta il ministero degli Esteri cinese a Hong Kong.
Dopo il suo arresto, il cardinale è stato rilasciato grazie al pagamento di una cauzione. Perché dunque arrestarlo, considerata anche l’età? Il regime comunista cinese ha innanzitutto voluto mandare un messaggio chiaro per fare comprendere chi comanda a Hong Kong.
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L’arresto è motivato dalla presunta violazione della nuova Legge per la sicurezza nazionale, imposta a Hong Kong da Pechino, a seguito delle manifestazioni di protesta del 2019 contro le autorità filocomuniste. Il cardinale Zen era uno dei cinque amministratori di un Fondo con cui erano stati aiutati i manifestanti democratici nel pagamento delle spese legali o sanitarie che dovevano affrontare. “Le persone interessate sono sospettate di cospirazione per collusione con Paesi stranieri o forze straniere per mettere in pericolo la sicurezza nazionale, un atto di natura grave”, ha affermato l’Ufficio commissariale che rappresenta il ministero degli Esteri cinese a Hong Kong.
Dopo il suo arresto, il cardinale è stato rilasciato grazie al pagamento di una cauzione. Perché dunque arrestarlo, considerata anche l’età? Il regime comunista cinese ha innanzitutto voluto mandare un messaggio chiaro per fare comprendere chi comanda a Hong Kong.
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Autore | radioromalibera.org |
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