16 - Atezolizumab nel setting adiuvante del carcinoma polmonare non a piccole cellule
22 feb 2023 ·
2 min. 47 sec.
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Descrizione
A cura di Lorenzo Belluomini, Sara Pilotto, Silvia Teresa Riva Nel panorama terapeutico delle neoplasie polmonari non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato non oncogene-addicted, l’immunoterapia rappresenta il pilastro...
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A cura di Lorenzo Belluomini, Sara Pilotto, Silvia Teresa Riva
Nel panorama terapeutico delle neoplasie polmonari non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato non oncogene-addicted, l’immunoterapia rappresenta il pilastro fondamentale, sia in monoterapia sia in combinazione con il trattamento chemioterapico.
Dal setting avanzato, studi più recenti hanno valutato e stanno approfondendo l’anticipazione dell’immunoterapia agli stadi precoci di malattia.
L’analisi ad interim della DFS dello studio di Fase III IMpower010 ha dimostrato che dopo resezione completa e chemioterapia adiuvante a base di platino, un anno di atezolizumab ha ridotto il rischio di recidiva nei pazienti in stadio II-IIIA. L’entità del beneficio risultava maggiore nel sottogruppo di pazienti con espressione di PD-L1 ≥ 50% con una riduzione del rischio di recidiva del 57% rispetto a best supportive care.
Sulla base di quest’analisi ad aprile 2022 l’EMA ha approvato atezolizumab nel setting adiuvante per i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio II-IIIA resecato con espressione di PD-L1 ≥ 50%, in assenza di alterazioni di EGFR o ALK. In Italia l’accesso al farmaco è attualmente disponibile tramite un EAP avviato ad ottobre 2022.
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Nel panorama terapeutico delle neoplasie polmonari non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato non oncogene-addicted, l’immunoterapia rappresenta il pilastro fondamentale, sia in monoterapia sia in combinazione con il trattamento chemioterapico.
Dal setting avanzato, studi più recenti hanno valutato e stanno approfondendo l’anticipazione dell’immunoterapia agli stadi precoci di malattia.
L’analisi ad interim della DFS dello studio di Fase III IMpower010 ha dimostrato che dopo resezione completa e chemioterapia adiuvante a base di platino, un anno di atezolizumab ha ridotto il rischio di recidiva nei pazienti in stadio II-IIIA. L’entità del beneficio risultava maggiore nel sottogruppo di pazienti con espressione di PD-L1 ≥ 50% con una riduzione del rischio di recidiva del 57% rispetto a best supportive care.
Sulla base di quest’analisi ad aprile 2022 l’EMA ha approvato atezolizumab nel setting adiuvante per i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio II-IIIA resecato con espressione di PD-L1 ≥ 50%, in assenza di alterazioni di EGFR o ALK. In Italia l’accesso al farmaco è attualmente disponibile tramite un EAP avviato ad ottobre 2022.
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Autore | ACCMED |
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