14° Racconto Bendato _ Gabriela
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Descrizione
"- I bracconieri ammazzano gli elefanti con le zanne grosse. Quindi per adattamento evolutivo al bracconaggio ora ci sono elefanti che nascono e crescono senza zanne. Ricordi quando mi avevi...
mostra di piùRicordi quando mi avevi raccontato questa storia? Ero rimasta a bocca aperta, non pensavo che la natura potesse essere così forte da ribellarsi ai peggiori degli uomini. Mi ero emozionata e tu l’avevi visto, così avevi detto, sbrigativa: - Sì, ma non è solo una questione evolutiva, c’è dietro un motivo molto più complesso e meno chiaro.
Non me l’avevi mai raccontata la versione completa. Io ero rimasta giorni a pensare ai pachidermi senza zanne che non le volevano più per sfuggire ai bracconieri.
E poi c’erano stati i crisantemi, ricordi Gabriela? Andavamo a casa di zia Adelaide proprio per sentirci raccontare quella storia, ricordi? Lei che amava tanto i crisantemi. Ci parlava sempre del loro nome che deriva da una composizione greca di due parole: chrysos e anthemon, cioè fiore d’oro.
- E noi li associamo alla morte, ma loro sono i fiori d’oro. Simboleggiano la vita e la pace. Non abbiamo capito niente dei crisantemi, ci diceva zia Adelaide.
O forse sì, per una volta abbiamo capito che l’amore, la vita, la pace, la morte sono la stessa cosa. Non sono forse parte di uno stesso tragitto? Vorrei che ora me lo dicessi tu se avevamo ragione, senza svelare troppo, come per la storia degli elefanti senza zanne.
Dimmi che ti ricordi di quando correvamo fuori da casa di zia Adelaide, in mezzo ai prati con l’erba non tagliata. A volte ci inciampavamo ed era bello cadere, era soffice. Non avevamo paura di cadere.
Ricordi, vero? Dimmi che te lo ricordi anche tu che non avevamo paura.
Oggi sono qui davanti a te e sei bella, Gabriela.
Sei bella e autentica con le tue labbra carnose che raccontano il Brasile, le guance che brillano come la lamiera dei tetti tutti uguali delle favelas, il naso piccolo che timido sbuca in mezzo al volto e le sopracciglia sempre sottili come piacevano a te. Non è vero che i morti sono tutto belli. Non è vero che hanno tutti sul viso la pace dell’eternità. Ci sono morti orribili e morti incazzati, ci sono morti disperati con gli occhi tesi a una vendetta, la bocca che suggerisce un’angoscia. Ci sono morti tristi.
Tu sei bella, libera e impertinente, Gabriela, su questa zattera che è un letto di vimini che il fiume cullerà per sempre. Oggi ti ho portato i crisantemi, per la vita. Il fiore d’oro, ricordi?"
I Racconti Bendati sono scritti da Stephania Giacobone.
Le illustrazioni sono opere di Simonetta Pedicillo della serie dei Disegni Bendati.
Reading con la splendida voce di Tamara Malgaroli.
Tre donne. Scrittura, lettura, disegno. Tre arti che si uniscono con passione.
Informazioni
Autore | Stephania Giacobone |
Organizzazione | Stephania Giacobone |
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