12 - Rimborsabilità di nivolumab+cabozantinib nel ca. del rene metastatico precedentemente non trattato (prima linea)
20 gen 2023 ·
2 min. 39 sec.
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Descrizione
A cura di Fabio Catalano e Alberto Puccini Lo standard attuale per il trattamento in I linea del carcinoma del rene metastatico prevede l’utilizzo di combinazioni di immune checkpoints inhibitors...
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A cura di Fabio Catalano e Alberto Puccini
Lo standard attuale per il trattamento in I linea del carcinoma del rene metastatico prevede l’utilizzo di combinazioni di immune checkpoints inhibitors (CPI) oppure CPI + inibitori delle tirosin-chinasi (TKI). Sono rimborsate le associazioni di nivolumab + ipilimumab per pazienti con classe di rischio intermedio-sfavorevole secondo criteri IMDC e pembrolizumab + axitinib per tutte le classi di rischio.
A novembre 2022 AIFA ha rimborsato anche la combinazione di nivolumab + cabozantinib in prima linea di trattamento in tutte le classi di rischio. A supporto di questa scelta i dati dello studio CheckMate 9ER, studio di fase III che a un follow up medio di 32,9 mesi ha dimostrato un vantaggio in mPFS di 16,6 vs 8,3 mesi a favore del braccio trattato con nivolumab + cabozantinib rispetto al solo sunitinib. I pazienti trattati con la combinazione hanno inoltre ottenuto un tasso di risposte obbiettive del 55,7%, con risposte complete nel 12% dei pazienti.
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Lo standard attuale per il trattamento in I linea del carcinoma del rene metastatico prevede l’utilizzo di combinazioni di immune checkpoints inhibitors (CPI) oppure CPI + inibitori delle tirosin-chinasi (TKI). Sono rimborsate le associazioni di nivolumab + ipilimumab per pazienti con classe di rischio intermedio-sfavorevole secondo criteri IMDC e pembrolizumab + axitinib per tutte le classi di rischio.
A novembre 2022 AIFA ha rimborsato anche la combinazione di nivolumab + cabozantinib in prima linea di trattamento in tutte le classi di rischio. A supporto di questa scelta i dati dello studio CheckMate 9ER, studio di fase III che a un follow up medio di 32,9 mesi ha dimostrato un vantaggio in mPFS di 16,6 vs 8,3 mesi a favore del braccio trattato con nivolumab + cabozantinib rispetto al solo sunitinib. I pazienti trattati con la combinazione hanno inoltre ottenuto un tasso di risposte obbiettive del 55,7%, con risposte complete nel 12% dei pazienti.
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Autore | ACCMED |
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