03 - #Secondome Bianco | Maurizio Ferraro | Montemagno AT
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Descrizione
Il produttore di di cui parleremo in questa puntata è Maurizio Ferraro Vignaiolo a Montemagno, piccolo paese in provincia di Asti, titolare di una cantina storica che 2 anni fa...
mostra di piùMaurizio Ferraro inizia a lavorare nella cantina nei primi anni 2000 e da subito dà un impostazione “naturale” al lavoro delle sue vigne associandosi anche ai francesi di S.A.I.N.S. che hanno il protocollo di vinificazione più stringente in assoluto, solo piccole quantità di rame e zolfo in vigna e nessuna aggiunta in cantina, neanche i famosi solfiti.
La cantina lavora le uve dai 7.5 ettari di proprietà con vitigni del territorio astigiano, Barbera, Nebbiolo, Ruchè, Grignolino come rossi e Timorasso come bianco oltre all’unico internazionale, lo Chardonnay.
La particolarità su cui ci vogliamo soffermare oggi è la volontà del produttore di fare qualcosa di diverso e personale, e questo aspetto è evidente anche dal nome: ogni vino prodotto infatti si chiama #secondome prima di un secondo nome che lo differenzi dagli altri della stessa cantina.
La diversità inizia direttamente dalla bottiglia che non è una classica bottiglia da vino, ma è addirittura una bottiglia da birra con il tappo a corona, da 0.5l al posto del classico 0.75l, per poi continuare con la scelta enologica: i vitigni sono 4, Nebbiolo e Grignolino tra le uve nere e Chardonnay e Timorasso tra le uve bianche, ma le uve nere sono vinificate in bianco ossia senza contatto con le bucce mentre le uve bianche sono vinificate in rosso quindi a contatto con le bucce per 30 giorni.
Iniziamo quindi la degustazione: il colore è un dorato molto intenso tendente al ramato molto luminoso e limpido nonostante non sia filtrato e chiarificato.
Al naso è abbastanza delicato, non esplosivo, i sentori iniziali sono tipici dei vini bianchi che subiscono lunghe macerazioni sulle bucce, quindi dal miele a note di paglia, fieno cereale che ricordano quasi la birra. Subito dopo affiorano note di sottobosco, terra e foglie bagnate, solo alla fine arriva la parte di frutta con una grande varietà a rappresentare tutti i vitigni presenti, dalla frutta bianca come la pesca e la mela fino ad arrivare a quella rossa come la ciliegia e piccoli frutti di bosco.
In bocca è pieno, intenso, di carattere, l’acidità è delicata e il tannino non invadente e la secchezza pulisce bene la bocca tanto da poter essere apprezzato da solo senza abbinamento proprio per questo suo grande equilibrio tra tutte le suo componenti.
Luca Donzelli e Simone Morano
https://www.instagram.com/archivino.it
Sigla ed editing a cura di Maria Chiara Virgili, autrice e voce del podcast Dannati Architetti https://linktr.ee/dannatiarchitettipodcast
Brani utilizzati
Acid Jazz di Kevin MacLeod - Creative Commons Attribuzione 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Fonte: Free Music Archive https://freemusicarchive.org/music/Kevin_MacLeod/Jazz_Sampler/AcidJazz_1430
Artista: Kevin Mcleod http://incompetech.com/
Da Jazz Blues di Doug Maxwell - Creative Commons Attribuzione 2.0 Generic https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/
Fonte: YouTube Media Library
Artista: Doug Maxwell (https://goo.gl/PCLRRS) and Media Right Productions (https://goo.gl/G6KXV9)
Informazioni
Autore | Luca Donzelli Architetto |
Organizzazione | Luca Donzelli Architetto |
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