Dalla marcia dei professori di Firenze, passando per i girotondi di Nanni Moretti, sino al Popolo viola. Un breve racconto dell'universo anti-berlusconiano che ha portato, poi, al Movimento 5 stelle. Gloria, vizi e virtù del populismo anti-berlusconiano.

I caratteri principali del populismo di Silvio Berlusconi si sposano con la natura più profonda dell'Arci-italiano. La natura anarcoide della sua proposta politiche che, a ben guardare, contraddistingue uno stile di vita. L'Homo Novus che irrompe sulla scena politica italiana porta con sé molte novità a livello comunicativo. Parla al popolo come se questo fosse fatto di adolescenti. Porta con sè la cultura aziendalista applicata alla cosa pubblica. Si prende, nel giro di un lustro, una buona parte del consenso politico, non perché follower, ma perché egli stesso incarna i desideri del ceto medio.

Dopo la stagione di Mani pulite, irrompe sulla scena politica Silvio Berlusconi. Nel 1994, sulle macerie delle inchieste del Pool di Milano, entra in scena il berlusconismo, che promette un "nuovo miracolo italiano" ed occupa la scena politica, seducendo l'elettorato moderato e di destra. Berlusconi dominerà l'agone politico italiano per un ventennio, forte di una nuova tecnica comunicativa, ma anche grazie ad una subalternità culturale che caratterizzerà il capo avversario del centrosinistra. Nasce il finto bipolarismo "all'italiana" che ne faciliterà l'ascesa.

Dopo lo scoppio della stagione di Tangentopoli, si rafforzano gli elementi del paradigma populista di questo trentennio. Mani pulite fonda i principi cardine del populismo, che sarà poi cavalcato da chi saprà sfruttare il grande potenziale del giustizialismo moralista e del dispregio delle istituzioni politiche.

Attraverso il racconto dei principali fatti politici e giudiziari avvenuti tra il 1992 e il 1994, si evidenziano gli elementi principali del populismo giustizialista e i primi caratteri di anti-politica. Dallo scoppio di Tangentopoli, sino alla morte della Prima repubblica, con le monetine lanciate a Bettino Craxi, si iniziano a intravedere i principali caratteri del paradigma populista italiano.