In un angolo tranquillo d'Italia, immerso tra le colline liguri, sorgeva un centro di benessere spirituale che prometteva illuminazione e pace interiore. Per Roberta Repetto - artista, insegnante di yoga e spirito libero - sembrava il paradiso.



"Il centro era a pochi minuti da casa. Sapevamo dov'era. Sembrava felice." - , dice Rita la sorella di Roberta.

Ma dietro la facciata di meditazione e vita naturale, una drammatica realtà stava prendendo piede.

Ciò che era iniziato come un viaggio di scoperta personale nel 2008 si sarebbe trasformato in un incubo di dodici anni.

Quando nel 2018 comparve un neo sanguinante sulla schiena di Roberta, lei si affidò alla guida del centro. In un atto scioccante di malasanità, fu operata senza anestesia – su un tavolo da cucina.

Nessuna anestesia. Nessun esame istoligico. Nessuna cura post-operatoria le fu fornita.


"Le dissero di meditare per affrontare il dolore. Di bere tè zuccherato. Di fare bagni nei fiumi freddi."

Mentre il cancro si diffondeva silenziosamente nel suo corpo, Roberta continuava a credere. Anche mentre la sua salute peggiorava, cercava il permesso del leader del centro per ogni decisione medica. Quando la sua famiglia scoprì la verità, nel settembre 2020, era ormai troppo tardi.

Questa non è solo un'ennesima storia di una setta. Non è solo un altro caso di malasanità. È la storia di come una donna brillante e istruita sia caduta vittima di una manipolazione sistematica che le è costata la vita. È la storia di come sua sorella Rita ora lotta per impedire che altri cadano nella stessa trappola.


Questa è la storia di Roberta Repetto.


Una storia di fiducia tradita, giustizia ritardata e la ricerca incessante della verità di una sorella.
Prossimamente.